Secondo l’esperienza
di Linda Albert gli studenti tentano di soddisfare il bisogno di appartenenza senza
successo attraverso i comportamenti scorretti. Gli studenti si pongono
“obiettivi magici”, lo studente pensa: “Se faccio così qualcuno si accorgerà di
me… Piuttosto che sentirmi invisibile voglio rendermi visibile con questi
gesti…”.
Quali sono i gesti
che renderebbero visibile uno studente?
- La ricerca di attenzione
- La ricerca di potere
- La ricerca della vendetta
- L’evitare il fallimento
Comportamento
di ricerca di attenzione
I meccanismi di
ricerca di attenzione attraverso comportamenti che danno fastidio al docente
sono molteplici e possiamo classificarli in comportamenti attivi:
tamburellare le dita, giocare con la matita, avere la gomma in bocca, giocare
con i capelli, alzare la voce, offendere, picchiare il compagno (da notare:
sono tipici comportamenti secondo alcuni di “scuole disagiate”) e comportamenti
passivi di disturbo: iniziare il lavoro e non terminarlo, iniziare a
leggere e subito chiedere di andare al bagno, essere etichettato come pigro.
Affermazioni dello studente tipo: “Prof, come mai mi hai messo otto invece che
nove?”…
Questi
comportamenti passivi sembrano
evidenziarsi di più nelle scuole di
“élite”…
Mancando comunque
una ricerca educativa sul campo queste sono solo notizie di racconti di senso
comune. In educazione invece sono necessarie le evidenze empiriche.
Comportamento
di ricerca di potere.
Quando non ricevono
sufficiente attenzione da sentire che appartengono alla classe, alcuni studenti
fanno ricorso al comportamento di ricerca di potere. Tramite parole e azioni
tentano di mostrare che non possono essere controllati dall’insegnante, che
faranno come piace a loro.
Negli insegnanti
scatta la paura di perdere il controllo della classe…
Quali sono i
comportamenti di potere-passivo?
· Prof non ho capito?
· Prof mi ripeti…
· Prof ho dimenticato il quaderno
· Prof non posso venire alla lavagna perché mi guardano
· Prof hai detto che facevamo questo…e adesso non lo
facciamo più
…un tentativo
continuo di minare l’autorità educativa del docente.
Gli alunni che
ricercano potere per essere visibili potrebbero essere una buona risorsa come
leader nei lavori educativi di gruppo.
Comportamenti
di ricerca di vendetta
Dopo la fase di
simbiosi con i genitori, durante l’infanzia, lo studente inizia a cambiare…
Inizia a comportarsi “male” nei confronti dei genitori che comunque teme.
Spesso questi studenti possono proiettare la loro rabbia-vendetta nei confronti
del docente che percepiscono come impotente. Gli studenti in questo caso
mettono spesso alla prova i docenti di religione. Siccome la disciplina non
conta…neanche lui conta…adesso lo mettiamo alla prova. Talvolta il docente di
religione e la sua ora possono diventare spazio di proiezione di tutte le
vendette e cattiverie che i ragazzi vorrebbero agire.
Comportamento di
ricerca del fallimento
Molti studenti hanno
una intensa paura di fallire. Alcuni, specialmente quando i compiti assegnati
sono difficili, si tirano indietro e smettono di tentare, preferendo apparire
piuttosto pigri che stupidi.
Spesso perché non hanno ricevuto mai indicazioni per un comportamento adeguato nel pieno rispetto degli altri. L'educazione viene affidata ad altri.
RispondiEliminaCondivido! Come diceva don Milani: "E allora il mastro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso." (Il maestro deve essere profeta)
Eliminahttp://www.donlorenzomilani.it/lha-detto-don-lorenzo/
Thaank you for sharing
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